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SOLUZIONI INNOVATIVE PER GESTIRE IL TERRITORIO MONTANO

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Mountain-eering: uno spin off dell’Università di Trento nel settore idrogeologico
Il percorso di costituzione del primo spin off di ateneo e il bilancio dopo i primi due anni di vita dell’impresa specializzata nelle tecnologie avanzate di analisi idrogeologica del territorio montano.
intervista di Paola Fusi a Matteo Dall’Amico

English version

 

Mountain-eering srl è uno spin off che offre ricerca e sviluppo, soluzioni software, consulenza e formazione nella gestione del territorio montano, relativamente ad acqua, neve e dissesti idrologici. Nasce all’interno del gruppo di ricerca di Idrologia coordinato dal professor Riccardo Rigon del Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale; fondata nel settembre 2008 è uno spin off dell’Università di Trento ed è attualmente incubata al TIS Innovation Park di Bolzano.
Di Mountain-eering abbiamo parlato con l’ingegner Matteo Dall’Amico, amministratore delegato e socio fondatore assieme agli ingegneri Silvia Simoni e Fabrizio Zanotti.

SPIN OFF E START UP DI ATENEO

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Mountain-eering

Mountain-eering srl

Mountain-eering srl è il primo spin off dell’Università di Trento e nasce nel 2008 dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Mission dell’impresa è di fornire soluzioni a 360˚ alle complesse tematiche del territorio montano. La tecnologia è costituita da una soluzione software per l’analisi idrogeologica del territorio: GEOtop ( www.geotop.org), software idrologico orientato alla modellazione delle complesse dinamiche del ciclo dell’acqua in ambiente montano.




OKKAM

OKKAM srl

OKKAM srl è uno spin off nato nel 2010 dalla ricerca congiunta dell’Università di Trento (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione) e di FBK. Il suo obiettivo è portare sul mercato il risultato di ricerca  di trenta mesi di progetto ed espandere l’adozione degli “Smart Identifiers” come strumento abilitante per un’ampia varietà di scenari applicativi. Principali destinatari di questi nuovi prodotti sono soprattutto istituzioni pubbliche o grandi aziende che forniscono servizi a migliaia o milioni di clienti con finalità di servizio o di business. I prodotti sono OKKAM DataLinks e OKKAM ObjectLinks.

SOLUZIONI INNOVATIVE PER GESTIRE IL TERRITORIO MONTANO

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Mountain-eering: uno spin off dell’Università di Trento nel settore idrogeologico
Il percorso di costituzione del primo spin off di ateneo e il bilancio dopo i primi due anni di vita dell’impresa specializzata nelle tecnologie avanzate di analisi idrogeologica del territorio montano.
intervista di Paola Fusi a Matteo Dall’Amico

Mountain-eering srl è uno spin off che offre ricerca e sviluppo, soluzioni software, consulenza e formazione nella gestione del territorio montano, relativamente ad acqua, neve e dissesti idrologici. Nasce all’interno del gruppo di ricerca di Idrologia coordinato dal professor Riccardo Rigon del Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale; fondata nel settembre 2008 è uno spin off dell’Università di Trento ed è attualmente incubata al TIS Innovation Park di Bolzano.
Di Mountain-eering abbiamo parlato con l’ingegner Matteo Dall’Amico, amministratore delegato e socio fondatore assieme agli ingegneri Silvia Simoni e Fabrizio Zanotti.

TNLABS: IL NETWORK TRENTINO DEI LABORATORI DI RICERCA NEL SETTORE DEI MATERIALI

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Ottimizzare prestazioni e condividere competenze al servizio della ricerca e delle imprese
La nascita di una piattaforma innovativa - www.tnlabs.eu - che mette in rete la dotazione di strumenti e competenze di Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler nel settore dei materiali rivolta a ricercatori e aziende.
di Paolo Scardi

Nata nel crescente clima di intesa e collaborazione tra Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler (FBK), TNLabs si propone come la rete trentina dei laboratori di ricerca nel settore dei materiali. Le principali strumentazioni, competenze e risorse di personale disponibili presso le due istituzioni vengono messe in rete allo scopo di rafforzare e qualificare le attività di ricerca, rendere accessibili tutte le dotazioni strumentali disponibili, promuovere l’interdisciplinarietà e le collaborazioni, coinvolgere il mondo industriale per attività di ricerca e sviluppo (R&D).
L’ultimo punto ha rilievo per le aziende, in particolare quelle operanti sul territorio trentino, alle quali TNLabs mira a fornire collaborazione e supporto per risolvere problemi di produzione, ma anche per sviluppare nuove iniziative di ricerca e sviluppo.

TNLabs non si limita a ‘fotografare’ la dotazione e distribuzione di strumenti e competenze di Università di Trento e FBK, ma si pone l’obiettivo ambizioso di metterle in rete, come strumenti indispensabili per un approccio moderno ed efficace alla ricerca e allo sviluppo tecnologico nel settore dei materiali.

Come strumento principale TNLabs si avvale di un sito Internet, sia per la diffusione dell’iniziativa verso i possibili utenti che per l’organizzazione della rete stessa, con regole di accesso e modalità di utilizzo di strumenti e competenze. Il sito www.tnlabs.eu fornisce al momento le informazioni basilari, con maggior dettaglio sulla tipologia e le caratteristiche delle strumentazioni disponibili. A breve verrà attivata una procedura di registrazione e richiesta online attraverso la quale gli utenti potranno accedere alle diverse tecniche e strumentazioni.

DA TRENTO A BIRMINGHAM: DALLA LAUREA IN INGEGNERIA AL LAVORO IN AZIENDE LEADER

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L’esperienza di un laureato in Ingegneria dei materiali del nostro ateneo che lavora nel reparto ricerche di TRW-Conekt, uno dei principali produttori di sistemi di sicurezza per auto, dove si occupa di controlli e automazione.
di Mario Dalla Fontana

Ho frequentato l’università della mia città, Trento, fino alla laurea in Ingegneria dei materiali e ho poi proseguito con un dottorato in Ingegneria motociclistica. Una volta terminato il PhD ho cercato lavoro nel mondo dell’automotive e ho lavorato per un po’ al Centro Ricerche Fiat (CRF) di Orbassano (Torino). Da quasi 3 anni lavoro come ingegnere per controlli e automazione a Birmingham (Gran Bretagna) in TRW-Conekt, nel reparto ricerca, sviluppo e consulenze di TRW, uno dei più grandi produttori di sistemi di sicurezza per veicoli. Gli studi in ingegneria preparano la mente a risolvere problemi tecnici oltre a fornire nozioni che prima o poi serviranno nell’esperienza lavorativa. Fisica e matematica di base possono sembrare obsolete dal momento che gran parte del lavoro viene fatto da un software già pronto, ma saper giudicare l’attendibilità dei risultati aiuta ad evitare brutte figure. Un altro corso che non avrei creduto particolarmente utile nei miei anni di università trattava di misure elettroniche, ma ho dovuto ricredermi già in sede di dottorato ma soprattutto quando sono entrato nel mondo professionale: oggi in tutti i campi si lavora principalmente con segnali digitalizzati e il comprendere le basi della loro acquisizione mi ha aiutato molto. Un’altra competenza fondamentale a mio vedere è la programmazione informatica: ho trovato molto importante avere esperienza nella scrittura di algoritmi.

Dal momento che per lavoro mi sono trasferito in Inghilterra, lo studio dell’inglese tecnico è stata una competenza molto utile, ma lo ritengo importante anche per chi non abbia intenzione di trasferirsi: oggi l’inglese è indispensabile per mantenere contatti con la comunità scientifica o poter discutere con clienti e fornitori da tutto il mondo.

IL ROBOT CHE TI AIUTA IN MAGAZZINO

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Automated Guided Vehicle con impiego simultaneo di laser e telecamere: un progetto del gruppo di Meccatronica dell’Università di Trento
La tecnologia per migliorare sistemi di gestione della produzione: nuovi sistemi robotici in grado di interagire e ottimizzare la produzione industriale.
di Mariolino De Cecco

Presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica e strutturale (DIMS) dell’Università di Trento, gruppo di Meccatronica, è in fase di sviluppo il progetto Eurostars AGILE (Intelligent AGVs for autonomous pallet Identification /Localization/ transportation in non-structured industrial Environments). Il progetto mira a sviluppare un Automated Guided Vehicle (AGV) capace di operare all’interno di magazzini poco o non strutturati, come quelli generalmente disponibili all’interno di realtà industriali tradizionali e/o gestiti da piccole e medie imprese, con benefici in termini di uso di spazi e di risorse.
L’obiettivo del progetto è creare un robot mobile autonomo in grado di localizzare un pallet posizionato in maniera approssimativa in un’area di stoccaggio, pianificare la traiettoria ottima per la presa e navigare, anche per lunghi tratti, senza riferimenti in posizioni note nell’ambiente fino alla presa e allo scarico. Il sistema consentirà di automatizzare l’intera linea di produzione fino allo stoccaggio e alla spedizione.
Veicolo industriale impiegato (Digipack Srl)

PIÙ SICUREZZA E RISPARMIO ENERGETICO IN TUNNEL E GALLERIE

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Il progetto T.R.I.T.on: Trentino Research & Innovation for Tunnel Monitoring
Come aumentare la sicurezza di tunnel e ridurre i costi operativi e di gestione? I risultati di un progetto di ricerca dell’Università di Trento illustrano le nuove tecnologie sviluppate in laboratorio e già concretamente utilizzate sul campo.
di Gian Pietro Picco

Il Trentino è territorio di montagna e le sue strade sono costellate di gallerie: su un territorio abitato da poco più di 500.000 persone, i tunnel stradali sono oltre 150. Il loro consumo energetico è pari a oltre 20 GWh/anno, equivalente al consumo pro-capite di circa 16.000 persone. La loro sicurezza è fondamentale: un incidente o un incendio in una galleria anche breve possono avere conseguenze gravi a causa della difficoltà di accesso da parte dei soccorsi.
Aumento della sicurezza in tunnel e riduzione dei loro costi operativi e di gestione sono due degli obiettivi di TRITon (Trentino Research & Innovation for Tunnel Monitoring), un progetto di ricerca e innovazione frutto della sinergia fra centri di ricerca (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione-Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler-IRST, CREATE-NET), aziende (Siemens Italia, FarSystems) e Provincia autonoma di Trento.

L’ERA DELL’INNOVAZIONE

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La crescita del Paese e del territorio è legata alla ricerca
Il ruolo dell’innovazione, della tecnologia e della ricerca tra vantaggio competitivo e condizione necessaria su cui investire per le economie industriali.
di Innocenzo Cipolletta

La crescita mondiale è oggi trainata dai Paesi emergenti. Paesi dove il livello dei consumi è ancora molto basso e dove la crescita è sostenuta principalmente dal primo accesso da parte di molte famiglie al possesso di beni che ancora non possedevano: l’auto, gli elettrodomestici, la casa e così via. Questi stessi Paesi si stanno dotando di nuove infrastrutture civili (strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, ecc.) ed anche questo è un primo accesso alla dimensione dello sviluppo.

Non è questa la via della crescita per i nostri Paesi industriali. Per essi la ripresa viene dalle esportazioni verso i Paesi emergenti e dall’innovazione. L’innovazione è la molla della crescita dei Paesi industriali, non solo perché consente di rimanere competitivi, ma anche e soprattutto perché genera nuovi investimenti e nuovi consumi. Per i Paesi industriali la crescita della domanda interna deriva solo in piccola parte dalla necessità e dal desiderio di consumare più cose; essa proviene piuttosto dalla necessità di cambiare beni e di ricorrere a nuovi servizi perché la tecnologia e l’innovazione hanno reso obsoleti quelli già a disposizione.

OKKAM: DAL LABORATORIO AL MERCATO

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Tecnologie Internet of Things di nuova generazione per la gestione efficiente di dati aziendali o pubblici in contesti complessi
Tecnologie intelligenti e smart identifiers permettono di collegare oggetti virtuali ad oggetti reali, informazioni e database aziendali creando un nuovo mercato nella gestione di dati a partire da fonti diverse. L’esperienza dello spin off OKKAM srl.
di Paolo Bouquet, Angela Fogarolli e Heiko Stoermer

Recuperare e integrare informazioni provenienti da fonti diverse, come banche dati o internet? Oggi si può e al costo di un solo clic. Questa è l’ambiziosa promessa di OKKAM srl, il nuovo spin off dell’Università di Trento con la Fondazione Bruno Kessler (FBK) ed Expert System SpA, presentato con successo a Trento presso la sala conferenze della Facoltà di Economia lo scorso 2 febbraio. All’evento hanno partecipato ospiti di riguardo tra cui Marta Nagy-Rothengass, rappresentante della Commissione europea, e Dustin Haisler, innovation manager della città di Manor in Texas con cui l’azienda ha già avviato una prima e promettente collaborazione per l’identificazione e il tracciamento di animali domestici ed edifici. La testimonianza di Haisler, che ha rimarcato l’assenza di una tecnologia comparabile a quella di OKKAM anche su un mercato competitivo e tecnologicamente avanzato come quello statunitense, è un primo importante segnale delle potenzialità di sviluppo dell’azienda anche a livello internazionale.
OKKAM è un’iniziativa imprenditoriale nata dall’omonimo progetto di ricerca e sviluppo tecnologico, finanziato dall'Unione europea per oltre 5 milioni di euro, che ha visto coinvolti dodici partner accademici e industriali riuniti in consorzio, tra cui Università di Trento e FBK, grandi partner industriali quali ANSA, SAP, Elsevier e imprese all’avanguardia nel campo delle tecnologie semantiche, quali Expert System SpA.

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: DALL’UNIVERSITÀ ALL’IMPRESA

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Creare nuove opportunità di collaborazione con il mondo industriale e con istituzioni pubbliche e private per trasferire i risultati di ricerca, innovazione e know-how
L’università produce ricerca, innovazione e “capitale umano” portatore di know-how e di saperi specifici. Le attività di trasferimento tecnologico dell’ateneo e i filoni in cui si concretizzano.
di Davide Bassi

Da diversi anni l’Università di Trento ha intrapreso una politica che intende migliorare il collegamento tra la ricerca accademica e il mondo delle imprese. Questo nuovo sforzo editoriale - il periodico KNOWTRANSFER che esce in veste cartacea e online - s’inserisce in questo percorso e mira a rafforzare la capacità dell’ateneo di parlare il linguaggio dell’impresa. L’obiettivo, ambizioso, è quello di far conoscere quello che facciamo, ma anche di creare nuovi legami e stabilire contatti con aziende, società, istituzioni pubbliche e private di ricerca e pubbliche amministrazioni.

Rispetto a quanto comunemente fatto dagli enti di ricerca, l’università ha una specificità che può giocare un ruolo determinante anche nel collegamento con le imprese. Infatti, oltre a produrre risultati di ricerca che possono essere brevettati, trasferiti ad una nuova impresa o a un’impresa esistente, l’università “produce” capitale umano, ossia laureati, dottori di ricerca, giovani ricercatori che sono portatori naturali di know-how e saperi specifici e possono assumere un ruolo centrale nella collaborazione con le imprese.
Le attività di trasferimento tecnologico dell’ateneo s’inseriscono in tre filoni principali ugualmente rilevanti e tutti di potenziale interesse per un’impresa industriale o di servizi che voglia puntare sull’innovazione.

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Informazioni numero
Numero Mese Anno in testata: 
NUMERO 1, ANNO 1, APRILE 2011
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