SPORT E INNOVAZIONE: NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS

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Il 9 e 10 dicembre una conferenza internazionale nell’ambito di Universiade Trentino 2013 ospitata dal MART di Rovereto
Un evento promosso dall’Ateneo per presentare a livello internazionale risultati di ricerca ed esperienze avanzate di innovazione attraverso lo sport e per evidenziare le capacità del Trentino di diventare un cluster di progetti e start up nel settore.
di Claudio Nidasio

Il 9 e 10 dicembre si terrà al MART di Rovereto una conferenza internazionale, promossa dall’Università di Trento, dal titolo “University Sport: Inspiring Innovation” che affronterà le relazioni tra l’attività di ricerca nel settore dello sport e le innovazioni che attraverso lo sport possono generare nuove opportunità di business.
La conferenza è parte integrante della Winter Universiade 2013 promossa dalla Federazione Internazionale Sport universitario (FISU) che inizierà ufficialmente l’11  dicembre e si concluderà il 21 dicembre. La conferenza inoltre si svolgerà in stretta collaborazione con la conferenza “Mountain, Health and Sport (MSH-2013)”, organizzata dal Centro di Ricerca Sport Montagna e salute (CeRiSM) di Rovereto. Chair della conferenza è il professor Paolo Bouquet, delegato del rettore per le attività sportive dell’Università di Trento e vice presidente del Comitato organizzatore che così sottolinea l’importanza di questo evento: “La conferenza rappresenta un ‘milestone’ nel presentare a livello internazionale i risultati della ricerca e le esperienze più avanzate di innovazione attraverso lo sport e allo stesso tempo mira a focalizzare l’attenzione sulle capacità del Trentino di diventare un cluster di progetti e start up in questo settore innovativo”.
Il collegamento fra lo sport e l’innovazione può essere pertanto analizzato da diverse prospettive, o chiavi di lettura, che saranno oggetto di eventi e incontri dedicati all’interno della conferenza: la ricerca, la formazione e il mercato e le opportunità di placement nel settore dello sport.
Una prima chiave di lettura è l’attività di ricerca che a partire dai centri di ricerca pubblici, dalle università o dalle imprese genera innovazioni che portano ad applicazioni o a nuovi prodotti e servizi utilizzabili sia nell’ambito dello sport che in altri settori industriali.
Recentemente un bando dell’Università di Trento ha stimolato lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca da Dipartimenti e Centri di ricerca dell’Ateneo. Alcuni esempi. Un progetto del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (OZ- observing the attention) ha come obiettivo lo sviluppo di una tecnologia in grado di analizzare automaticamente se e con che intensità l’attenzione del pubblico è catturata dall’evento sportivo in corso, utilizzando modelli di visione computazionale, riconoscimento di pattern e ontologia. Un altro progetto (Universiadi ad emissione zero) del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica fornirà un calcolo scientificamente testato della CO2 emessa durante le varie fasi di organizzazione e realizzazione delle Universiadi 2013. Altri progetti promossi dal Dipartimento di Ingegneria Industriale riguardano la caratterizzazione comparata delle principali scioline da competizione reperibili sul mercato, oppure la possibilità di utilizzare anidride carbonica supercritica come trattamento di pastorizzazione per bevande nutrizionali per sportivi come ad esempio l’acqua di cocco; infine dal Dipartimento di Economia e Management è stato finanziato un progetto relativo al comportamento di decisione in condizione di rischio negli individui impegnati in un esercizio fisico, in condizioni ambientali che simulano quelle dell’ambiente montano invernale.
Dal punto di vista industriale, l’attività di ricerca e innovazione nel settore dello sport è molto sviluppata; esistono, a livello europeo, organizzazioni di raccordo e networking fra le aziende che operano nel settore dello sport: EPSI (the European Platform for Sport Innovation) si focalizza sull’innovazione nelle aree dei consumatori, dei materiali, delle tecnologie e dei processi e del trasferimento tecnologico; FESI (Federation of the European Sporting Goods Industry) rappresenta a livello europeo l’industria dello sport con oltre 1800 soci.
Una seconda prospettiva riguarda l’esperienza universitaria di giovani atleti all’interno dei cosiddetti dual career programs. In alcuni Paesi europei ed extraeuropei, come ad esempio negli Stati Uniti o in Australia, esistono programmi dedicati ad atleti di varie discipline che intendono coniugare l’attività professionistica a livello agonistico con l’attività di studio. In quest’ottica si inserisce ad esempio il programma TOP Sport dell’Università di Trento. Esistono cinque dimensioni in cui può essere analizzata la carriera di un giovane atleta: sviluppo della dimensione strettamente atletica, il livello psicologico, l’aspetto psico-sociale, il percorso accademico e l’aspetto finanziario. Oltre a rispondere a queste domande la conferenza intende anche interrogarsi su strumenti e metodologie didattiche innovative che possono trovare ispirazione o essere generate dall’ambito sportivo.
Una terza chiave di lettura riguarda la capacità di partire dall’innovazione nello sport per generare nuove start up innovative e nuove opportunità di lavoro per i giovani. La ricerca avanzata nel settore dello sport può catalizzare interesse verso nuove attività imprenditoriali che offrono servizi, nuovi materiali, prototipi e prodotti innovativi. La generazione, ad esempio, di start up a partire da alcune attività di ricerca dell’Università di Trento potrebbe introdurre un circolo virtuoso tra ricerca e innovazione, imprenditorialità, attrazione di investimenti e creazione sul territorio di opportunità di lavoro. Un simile caso è stato recentemente presentato in un convegno internazionale tenutosi in Svezia sul tema del contributo dello sport universitario alla crescita della comunità e della stessa Università. Si tratta della messa a sistema di istituzioni pubbliche, università e aziende private della regione dello Jämtland, nel centro della Svezia, per creare un cluster di start up innovative e di attrazione di investimenti nei settori dello sport e del turismo. L’attività di ricerca realizzata alla Mid Sweden University nel centro di ricerca sugli sport invernali rappresenta una delle piattaforme da cui sono nati negli ultimi anni 36 nuove start up, 165 posti di lavoro e 15 nuovi prodotti.

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