FORMARE GIOVANI PER LA RICERCA APPLICATA

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Crash Course: un'iniziativa rivolta ai dottorandi per sviluppare idee in ambito imprenditoriale
Uno dei partecipanti parla delle caratteristiche del corso e dell’utilità di acquisire competenze spendibili sul mercato per poter elaborare un’idea imprenditoriale di successo.
intervista di Lino Giusti a Pietro Zambelli

Tra il 19 aprile e il 30 maggio 2011, si è svolta la terza edizione del Crash Course in Research Funding, Intellectual Property and Enterprise Creation, un’iniziativa rivolta a dottorandi dell’Università di Trento interessati a una carriera imprenditoriale o alla ricerca applicata di interesse per il mondo industriale. Hanno partecipato all’iniziativa circa 70 persone che si sono confrontate con relatori provenienti dal mondo universitario e da quello delle imprese. Tra gli iscritti Pietro Zambelli, studente al primo anno della scuola di dottorato in Ingegneria ambientale promossa dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA).

Pietro, di cosa ti occuperai durante il tuo percorso di dottorato?
Nel 2010 ho vinto una borsa di studio finanziata dalla Dolphin Srl. Durante il dottorato mi occuperò dell’applicazione e dello sviluppo di modelli GIS (Geographic Information System) per il monitoraggio dei macro e micro inquinanti dell’aria attraverso reti di sensori e biosensori distribuiti sul territorio.

Perché hai deciso di partecipare al Crash Course?
Da diversi anni sono un felice utilizzatore ed estimatore di Gnu/Linux. Questo mi ha reso particolarmente sensibile ai problemi e alle opportunità offerte della proprietà intellettuale. Inoltre, avendo iniziato un percorso di ricerca di tre anni, ho pensato potesse essere interessante approfondire il tema in questa prima fase, in modo da poter indirizzare al meglio le opportunità e i risultati della ricerca dei prossimi anni.

Pensi che fondare uno spin off potrebbe essere uno sbocco di carriera interessante alla fine del tuo percorso?
Ritengo che il percorso di dottorato oggi abbia senso per acquisire una metodologia, una capacità critica e di analisi, ma anche una apertura allo scambio e al confronto e nel contempo competenze tecniche altamente specializzate spendibili sul mercato del lavoro. Lo spin off potrebbe essere uno dei modi per valorizzare i risultati della mia ricerca.

Ritieni che il Crash Course abbia aggiunto qualcosa al tuo bagaglio di competenze?
Sicuramente. Il corso ha trattato molti temi di cui avevo una conoscenza solo superficiale, in particolare per quanto riguarda i brevetti, cosa è proteggibile e cosa non lo è, i requisiti richiesti, gli enti preposti, le opportunità e i vantaggi che questa forma di tutela può fornire.

Quale pensi possa essere, in base alle lezioni da te frequentate, il punto più importante per elaborare un'idea imprenditoriale?
L’idea, l’intuizione, la capacità di ascoltare un’esigenza non pienamente soddisfatta credo siano requisiti fondamentali per un’impresa di successo. Le altre componenti fondamentali sono l’organizzazione della strategia di business, la definizione dei rapporti con il cliente attraverso delle scelte di proprietà intellettuale e infine la scelta degli strumenti più adatti a proteggere la propria nicchia di mercato. Spesso questi snodi di programmazione si superano con l’utilizzo di strumenti quali il brevetto, il software libero o proprietario e il segreto industriale.

INFO E CONTATTI

La prossima edizione del Crash Course si terrà nei mesi di aprile e maggio 2012.

E' possibile consultare i programmi e materiali dell'edizione 2011 sul sito del corso:
events.unitn.it/en/crashcourse2011

Per informazioni:

lino.giusti@unitn.it | claudio.nidasio@unitn.it