tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 18 | Anno 8 | MARZO 2018

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Editoriale

DISEGNIAMO IL NOSTRO FUTURO DI MEDIO PERIODO

Valorizzare le nostre specificità e accrescere le collaborazioni con imprese e istituzioni

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di Paolo Collini
Rettore dell’Università di Trento
Il Piano Strategico 2017-2021 ha delineato la nostra visione, ha individuato alcune linee di indirizzo e ha dato il via a 35 Progetti Strategici che affiancano i Piani di miglioramento di Dipartimenti e Centri.
Apriamo il 2018 con due belle notizie che testimoniano la grande qualità della ricerca del nostro Ateneo. 
 
La prima notizia è la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori e ricercatrici del CIBIO (Centro per la Biologia Integrata), guidato dalla professoressa Anna Cereseto, che ha messo a punto un metodo per uccidere il DNA malato (correttore perfetto EvoCas9), che potrebbe avere effetti a breve termine per la terapia genica delle malattie. 
 
La seconda notizia riguarda il riconoscimento da parte del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per 8 dei 10 Dipartimenti di Ateneo che sono stati inseriti tra i “Dipartimenti di eccellenza”. Un riconoscimento quantificabile in oltre 55,5 milioni di euro. Un successo oltre le aspettative che ci consentirà nuove assunzioni e di proseguire nel miglioramento delle iniziative di didattica e di ricerca. 
 
Considerate le nostre dimensioni, a quanto ci risulta, siamo l’Università con la più alta percentuale di Dipartimenti di eccellenza riconosciuti dal finanziamento ministeriale. Il successo premia quindi la qualità della nostra ricerca e la capacità di progettare lo sviluppo futuro.
 
Il nostro futuro – di medio periodo – è ora disegnato. Il Piano Strategico 2017-2021 ha delineato la nostra visione, ha individuato alcune linee di indirizzo e ha dato il via a 35 Progetti Strategici che affiancano i Piani di miglioramento di Dipartimenti e Centri (CIBIO, CIMeC, C3A e Scuola di Studi Internazionali). Giungere a questo Piano Strategico non è stato facile. È stato un lavoro impegnativo, partito dal basso, che ha cercato il più ampio coinvolgimento della nostra comunità universitaria e che ha dato dimostrazione di una grande coesione. Consapevoli che lo sviluppo dell’Ateneo potesse essere pensato solo su risorse sostanzialmente costanti – più contenute rispetto al passato – non abbiamo inserito progetti costosissimi o grandi opere, ma iniziative misurate alla realtà delle capacità finanziarie. Abbiamo analizzato con attenzione i nostri “spazi” di sviluppo, rafforzando e valorizzando le nostre specificità, cercando di migliorare gli aspetti migliorabili. Questo ci ha portato a definire progetti fortemente interdisciplinari tesi a rispondere a quattro grandi sfide: 
ricerca scientifica e innovazione tecnologica; 
innovazione per migliorare e cambiare l’università; 
problemi e opportunità socio-culturali del futuro; 
integrazione e collaborazione come motore di sviluppo della ricerca di grande qualità. 
 
In queste pagine di Knowtransfer, vogliamo aprirci ulteriormente alle imprese e in generale ai soggetti terzi e offrire occasioni per conoscere più da vicino i progetti dedicati alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica. 
 
Si tratta di otto progetti che toccano ambiti tra loro molto diversi: dal centro di competenza nell’ambito delle tecnologie additive e di Industria 4.0, alla laurea magistrale in Data Science, alla ricerca su energie rinnovabili e combustibili solari, al programma di alta formazione sulla Leadership, alla School of Innovation… Nell’affinamento progettuale e nell’implementazione di queste iniziative molto utili saranno i contributi che verranno dall’esterno, da parte di chi con noi già intrattiene relazioni, ma anche da parte di chi vorrà avviare un dialogo e collaborare con noi.