tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 17 | Anno 7 | NOVEMBRE 2017

La scuderia E-Agle Trento Racing Team. Foto di Paolo Bosetti.

Primo piano

PROM FACILITY: LA MECCATRONICA A PORTATA DI AZIENDA

I nuovi laboratori del Polo di Rovereto. Tra i primi progetti sviluppati: la monoposto elettrica da corsa

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intervista di Claudio Nidasio a Paolo Bosetti
lavora presso la Divisione Supporto alla Ricerca Scientifica e al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento.
I laboratori di ProM Facility per la prototipazione meccatronica offrono alle aziende una piattaforma integrata per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, la verifica e la validazione di sistemi e processi produttivi.

Intervista di Claudio Nidasio a Paolo Bosetti.

Frutto della collaborazione fra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler (FBK) e Confindustria Trento, i nuovi laboratori della ProM Facility - dove ProM sta per Prototipazione Meccatronica - offrono alle aziende della filiera meccatronica una piattaforma integrata per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, la verifica e la validazione di sistemi e processi produttivi. Si aggiunge un tassello importante al Polo Meccatronica di Rovereto. 
Abbiamo sentito Paolo Bosetti, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento e responsabile scientifico della ProM Facility. 

Professor Bosetti, la ProM Facility si pone la finalità di ridurre i tempi di sviluppo e produzione di manufatti di design e prototipi industriali tramite macchinari d’avanguardia. Quali attrezzature saranno presenti per le aziende? 
La ProM Facility metterà a disposizione attrezzature e macchinari per quattro linee d’azione: prototipazione, testing, metrologia e ICT. La prototipazione prevede la capacità di realizzare componenti per stampa 3-D (in metallo, in polimero e in composito), componenti in tubo e lamiera tagliati al laser, componenti meccanici ottenuti per asportazione di truciolo e per elettroerosione, nonché la realizzazione di piccole serie di schede elettroniche. Il testing prevede la possibilità di verificare i prototipi mediante banchi prova meccanici, banchi prove motore, una camera climatica con shaker. La metrologia consente sia di verificare le dimensioni e le geometrie dei componenti prototipati sia di effettuare operazioni di reverse engineering, mediante sistemi a scansione laser, tomografia X, interferometria e misure a contatto. Infine, la linea ICT fornisce il supporto allo sviluppo di soluzioni IoT (Internet of Things) e di intelligenza artificiale da integrare nei prodotti meccatronici. In particolare, grazie a un finanziamento della Fondazione Caritro, la facility sarà dotata di un supercalcolatore all’avanguardia per l’addestramento delle Deep Neural Network, molto importanti nel campo dell’Intelligenza Artificiale. 

L’Università di Trento è una delle parti coinvolte nella ProM Facility in quanto qui convergeranno alcune attività di didattica, ricerca e trasferimento tecnologico in un’ottica di Industria 4.0. Ci può illustrare il ruolo dell’Ateneo a supporto della ProM Facility? 
La facility è stata progettata ed è gestita grazie a un protocollo di intesa firmato, oltre che dalla nostra Università, da Trentino Sviluppo, Fondazione Bruno Kessler, Confindustria Trento. In particolare, la gestione vede l’Università farsi carico (tramite un suo delegato) della responsabilità scientifica delle attività. L’Università ha la responsabilità di coordinare in ProM le operazioni di ricerca e trasferimento tecnologico, sotto forma di supporto e contributo intellettuale ai progetti di ricerca e sviluppo condotti dalle aziende presso la facility, di didattica attraverso dottorati, tesi di laurea e attività di laboratorio, e di formazione sulle nuove tecnologie, rivolta a professionisti e operatori delle industrie del territorio). In virtù di tale contributo, i ricercatori dell’Università hanno la possibilità di accedere alle attrezzature della facility secondo le tariffe di puro uso, ovvero coprendo i costi di energia e consumabili. 

All’interno della ProM Facility è stata realizzata una monoposto a propulsione elettrica della scuderia E-Agle Trento Racing Team, formata da studenti dell’Università di Trento. In cosa consiste questo progetto e come sono state utilizzate le tecnologie di sviluppo e prototipazione disponibili? 
La nostra Università ha istituito da circa un anno una propria squadra corse, formata esclusivamente da studenti delle lauree triennali e magistrali, principalmente in Ingegneria ed Economia, per partecipare alle competizioni di Formula SAE. Si tratta di competizioni internazionali nate negli Stati Uniti negli anni ’80 e che vedono una forte presenza di atenei italiani da circa una decina d’anni. La nostra squadra ha cominciato a lavorare nel settembre scorso alla primissima monoposto targata UniTrento ed ha tratto un importantissimo contributo proprio dalla sponsorizzazione di Trentino Sviluppo che ha puntato proprio sulla monoposto come test per mettere alla prova la ProM Facility nella realizzazione di una vettura da competizione a propulsione elettrica. La vettura è stata completata in luglio di quest’anno, con un innovativo telaio a traliccio con giunti strutturali realizzati in stampa 3-D e tubi tagliati al laser. Gli studenti si sono dedicati con passione e sacrificio ad un progetto estremamente ambizioso (realizzare un veicolo da competizione in meno di un anno) lavorando attivamente all’interno della Facility, sfruttandone appieno i macchinari e le competenze dei tecnici. Tra i primi risultati della scuderia c’è la partecipazione alla competizione che si è tenuta dal 19 al 23 luglio sul circuito Riccardo Paletti a Varano de’ Melegari (Parma). L’E-Agle Trento Racing Team ha ottenuto il primo premio assoluto, con la monoposto Chimera, per la migliore soluzione di telemetria, cioè per il miglior sistema di raccolta e comunicazione dei dati di funzionamento di tutti i sistemi del veicolo, visualizzati in maniera molto efficace al pilota, mediante il grande display sul volante, e alla squadra dei tecnici nel paddock.