tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 15 | Anno 6 | LUGLIO 2016
FOCUS

BREXIT, LEAVE OR REMAIN?

Esatta la previsione elaborata dai ricercatori di SENSEI, progetto europeo coordinato dall’Università di Trento

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di Paola Fusi
È responsabile della Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.
Il sistema analizza le conversazioni in più lingue, individua i post più seguiti a livello globale dai social network, ai siti web fino ai blog tematici. Le tecnologie utilizzate si prestano alle necessità delle aziende di ascoltare le conversazioni pubbliche dei loro clienti.

Intervista di Paola Fusi a Giuseppe Riccardi

Con il referendum del 23 giugno il Regno Unito ha votato a favore dell’uscita dall’Unione europea. Circa 17 milioni di britannici (il 52% degli elettori) ha scelto di lasciare l’Unione, tra la sorpresa quasi generale, visti sondaggi, exit poll e clima della vigilia che davano vincente l’opzione opposta. Un risultato inatteso, ma non per tutti. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Riccardi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione e coordinatore del progetto SENSEI (Making Sense of Human - Human Conversation).

Professor Riccardi, l’esito del referendum del 23 giugno del Regno Unito ha colto quasi tutti impreparati. Lei si aspettava questo risultato? Perché?

Per noi che lavoriamo al progetto di ricerca SENSEI non è stata una sorpresa. I nostri dati ci davano il “leave” al 51,79%.
Nel mese precedente al referendum, il sito del progetto (http://www.sense-eu.info/) metteva a disposizione una visualizzazione costantemente aggiornata degli orientamenti delle conversazioni pubbliche online attraverso l’analisi intelligente di oltre 300 mila conversazioni giornaliere (negli ultimi giorni il picco è stato di un milione) su oltre 4 mila fonti diverse nelle maggiori lingue europee. Dai social network più popolari, come Twitter, ai siti web delle testate più prestigiose fino ai blog tematici: il sistema analizza le conversazioni in più lingue, individua i post più seguiti e discussi sul tema, a livello globale. Ma, soprattutto, restituisce in tempo reale l’orientamento delle conversazioni pro o contro l’Unione europea sulle testate e sui blog e nelle conversazioni in lingua inglese sui social network: uno specchio delle potenziali espressioni di voto.

Che cos’è SENSEI e quali sono i suoi punti di forza?

È un progetto di ricerca finanziato nell’ambito del 7° programma quadro della Commissione europea che si prefigge di progettare, valutare e mettere in campo un modo nuovo di analizzare le conversazioni sui social media e sui siti di informazione per estrarne in tempo reale informazioni importanti e utili, come abbiamo visto in questa occasione, per politici, commentatori, giornalisti e, non da ultimo, per gli stessi cittadini.
Questo progetto è unico per gli obiettivi che si pone: sviluppare tecnologia per le analisi delle conversazioni su diversi canali, da quello telefonico ai social media, tenendo presente e includendo gli utenti finali nella progettazione e valutazione. La tecnologia si basa sulle più moderne tecniche di linguistica computazionale, apprendimento automatico e interazione uomo-macchina. Il consorzio è composto da quattro tra i più importanti centri di ricerca universitari europei in questo ambito e aziende leader nel settore della gestione delle conversazioni in ambito industriale.
Questa rete di competenze ha permesso di fare passi avanti significativi dal punto di vista tecnologico e di sbloccare il potenziale economico e di comprensione della società, legato all’analisi delle conversazioni pubbliche online.

Che ruolo svolge l’Università di Trento nel progetto e chi sono gli altri partner?

L’Università di Trento coordina il progetto e dirige l’agenda scientifica e tecnologica. Gli altri partners accademici sono l’Università di Aix-Marseille, di Sheffield e di Essex; quelli industriali sono Teleperformance (leader mondiale dei contact centers) e WEBSAYS (SME, Barcellona). Ognuno dei partner è un leader mondiale riconosciuto per le competenze in linguistica computazionale, apprendimento automatico, interazione uomo-macchina, servizi e tecnologie per aziende nazionali e internazionali nel mondo multicanale (telefono e social media).

Quali altre applicazioni sono possibili? Ci sono opportunità di utilizzo commerciale e di trasferimento tecnologico dei risultati di questa ricerca?

Direi che sia il monitoraggio del referendum Brexit che il tipo di tecnologie utilizzate si prestino benissimo alle necessità delle aziende nazionali e internazionali di ascoltare le conversazioni dei propri clienti per sapere cosa ne pensano e per creare nuovi prodotti. Peraltro, siamo stati già contattati dalle stesse a conferma di tutto questo.
Auspico che anche dal mondo del Governo e dell’amministrazione si esplorino queste opportunità per parlare con i propri cittadini utilizzando le tecnologie più avanzate. Un piccolo paese nel sud della Spagna ci sta provando.

Cosa vuol dire aggiudicarsi un finanziamento europeo ed essere coordinatore del progetto? Quanto è importante il sostegno finanziario dell’Unione europea per la ricerca universitaria?

SENSEI è un progetto europeo scelto alla fine di un processo molto selettivo (tra il 5% e 10% di tasso di successo), della durata di tre anni. L’investimento nella progettazione di una richiesta di finanziamento, in termini di risorse del consorzio, è molto oneroso. Tuttavia le opportunità di fare squadra con i migliori centri accademici e industriali europei è altrettanto importante e unica. In certi casi si riescono a ottenere risultati e continuare attività ben oltre la fine del progetto con ricadute sulle attività di ricerca e trasferimento tecnologico.