tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 14 | Anno 6 | Febbraio 2016
Persone e profili

GIOVANI STARTUPPER

Due informatici, una sociologa e il loro progetto di azienda: nasce Kissmybike

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di Lino Giusti
Lavora presso la Divisione Supporto alla Ricerca Scientifica e al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento.
Un sistema antifurto per le biciclette che permette di ritrovare il mezzo rubato attraverso una serie di tecnologie e algoritmi d'avanguardia.

Intervista di Lino Giusti a Nadya Bobova.

Incontriamo Nadya Bobova, giovane dottoranda bielorussa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, per conoscerla e farci raccontare della start up, nata dal progetto Kissmybike , su cui ha deciso di investire per il suo futuro.

Ciao Nadya, puoi parlarci del tuo percorso di studi e dei tuoi progetti attuali come imprenditrice?
Ho conseguito la laurea specialistica in scienze delle comunicazioni nel 2010 presso la Belarusian State University, l’università statale bielorussa, con una tesi sulle comunicazioni di marketing integrate. Nel 2012 ho iniziato il dottorato in Sociologia a Trento e spero di concludere il mio percorso tra qualche mese. 
La mia tesi riguarda gli stili di vita dei professionisti bielorussi altamente qualificati che hanno vissuto a lungo all'estero e poi hanno deciso di ritornare in Bielorussia. Il progetto Kissmybike ha quindi poco a che fare con la mia ricerca accademica, ma il percorso che ho fatto ha decisamente contribuito alla mia capacità di gestire il tempo, svolgere tanti compiti contemporaneamente e anche di relazionarmi con diverse persone.

Come è nata l'idea di diventare una startupper? Hai sempre voluto fare l’imprenditrice oppure hai trovato un progetto che ti ha coinvolta in modo inaspettato? 
A dire il vero non ho mai pensato di mettermi in proprio. Il progetto Kissmybike è nato tra amici, quasi per scherzo, ma col passare del tempo mi ha coinvolta pienamente. Ho deciso di accettare questa sfida e tutti i rischi che comporta.

Ci parli un po’ di più del progetto? Qual è il tuo ruolo in Kissmybike?
Kissmybike è un sistema antifurto per le biciclette che permette di ritrovare il mezzo rubato attraverso una serie di tecnologie e algoritmi d'avanguardia. La parte elettronica e la parte software sono state sviluppate dai miei soci: Ivan Minakov e Uladzimir Kharkevich. Anche loro hanno studiato all’Università di Trento, completando un dottorato di ricerca in Informatica e Telecomunicazioni. Io mi occupo della parte amministrativa e di comunicazione e marketing. Il progetto Kissmybike ha vinto il premio Dana Mechatronics all’interno del concorso D2T Start Cup promosso da Trentino Sviluppo.

Quali sono, secondo te, le qualità più importanti per intraprendere questa strada? Che consiglio daresti a un giovane che vuole creare startup?
Per lavorare in una propria startup bisogna essere pronti all'assenza di ferie e giorni di riposo. Noi eravamo già abituati a questo durante gli anni di dottorato ma i ragazzi che vogliono intraprendere questa strada devono essere coscienti del fatto che tutto dipende solo da loro. Se lavori tanto prima o poi arrivano dei risultati. Bisogna bussare a tante porte, qualcuna si aprirà di sicuro.

Quali sono i tuoi progetti per l'immediato futuro? 
Due settimane fa abbiamo costituito la nostra azienda (KMB lab srl), quindi adesso quasi tutti i miei sforzi sono rivolti verso lo sviluppo dell'azienda. Dico “quasi tutti” perché devo discutere la tesi di dottorato, il risultato di 3 anni di lavoro. Dopo cercheremo di conquistare il mondo.