tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 13 | Anno 5 | Settembre 2015
Festivalmeteorologia

DALL’ELABORAZIONE DI DATI SATELLITARI ALLA BIOMETEOROLOGIA

Il contributo del CNR alla ricerca italiana in meteorologia

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di Enrico Brugnoli
Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR.
Le strutture CNR che si dedicano alla ricerca in quest’ambito sono l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e l’Istituto di Biometeorologia (IBIMET) del Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari.

Già a partire dagli anni Sessanta, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) svolge un ruolo molto importante nella ricerca meteorologica attraverso l’Istituto di Fisica dell’Atmosfera di Roma e le sue sezioni. Attualmente le strutture CNR dedicate alla ricerca in questi ambiti sono l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e l’Istituto di Biometeorologia (IBIMET) del Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari.

Le attività dell’ISAC spaziano dall’osservazione delle nubi e delle precipitazioni mediante l’elaborazione di dati provenienti da piattaforme satellitari, radar meteorologici e altra strumentazione progettata e sviluppata dallo stesso istituto, con l’obiettivo di monitorare e comprendere i processi microfisici che presiedono alla formazione delle precipitazioni e, più in generale, del ruolo svolto dal ciclo dell’acqua nell’atmosfera, fino allo sviluppo di modelli di circolazione atmosferica e di previsione meteorologica. L’attività di previsione viene inoltre esercitata da ISAC nel Consorzio CRATI e da IBIMET nel Consorzio Lamma, nonché trasferita ad utenze istituzionali come la Protezione Civile Nazionale, enti nazionali e regionali, quali diverse ARPA e centri funzionali della Protezione Civile, ISPRA, CRA, ENEA e aziende in ambito agrometeorologico, energie alternative, sicurezza del volo etc.

L’IBIMET, oltre alle attività di meteorologia operativa sopra accennate, svolge ricerca nel settore della biometeorologia, privilegiando gli aspetti di ricerca applicata alle interazioni tra parametri ambientali ed organismi in generale. Partendo dall’agrometeorologia, argomento di ricerca che storicamente ha svolto un ruolo trainante nelle applicazioni della meteorologia che hanno un forte impatto sull’economia e sulla salute, l’ambito di competenze del CNR si è esteso alle tematiche che riguardano l’impatto dei cambiamenti ambientali sull’intera sfera biologica.

La meteorologia si interseca con molte discipline prioritarie nelle agende politiche della ricerca internazionale e nazionale, quali la climatologia, l’oceanografia, l’idrologia, la valutazione del rischio geo-idrologico e ambientale, l’agro-alimentare, l’energetica, la qualità dell’aria, la pianificazione delle attività produttive, il turismo, temi sui quali sono impegnati molti degli istituti CNR.

In questo senso il nostro sguardo è al futuro: i ricercatori svolgono docenze di Meteorologia nei corsi di laurea di primo livello e magistrali in diverse Università, formando dottorandi e ricercatori in una materia che diventa sempre più cruciale.

È nostra intenzione, consapevoli dell’importanza strategica internazionale di questo settore storicamente sottodimensionato, rafforzare la collaborazione con università, enti di ricerca e servizi operativi, mettendo a disposizione tutte le nostre forze ed eccellenze, nell’ottica di rinvigorirlo.