Fotolia.com

GLI INCENTIVI DELLA LEGGE 6 DEL TRENTINO PER LE IMPRESE

in
A favore di progetti di ricerca applicata con istituzioni di ricerca e per l’assunzione di ricercatori
Attraverso la revisione della Legge 6, avvenuta nel 2011, la Provincia autonoma di Trento ha introdotto nuove modalità di incentivi alle imprese a favore di progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e l’assunzione di ricercatori.
a cura della Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento

Attraverso la revisione della Legge 6, avvenuta nel 2011, la Provincia autonoma di Trento ha introdotto nuove modalità di incentivi alle imprese a favore di progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e l’assunzione di ricercatori1. Nell’ambito della ricerca applicata è importante la distinzione fra progetti di ricerca industriale, volti all’acquisizione di nuove conoscenze, e progetti di sviluppo sperimentale finalizzati all’utilizzo di conoscenze note per nuovi prodotti o processi. Possono accedere alle agevolazioni sia imprese collocate in Trentino che imprese operanti in altre regioni, ma con almeno un’unità operativa sul territorio della provincia di Trento. Nel caso di aziende operanti sul territorio provinciale da meno di tre anni dalla data della domanda è richiesta la presenza sia di un’unità operativa che della sede legale. Possono accedere agli incentivi piccole, medie e grandi imprese o consorzi di imprese. Le agevolazioni sono previste anche per centri di ricerca di medie e grandi imprese con la finalità di favorire il trasferimento di capitale umano dai centri di ricerca pubblici a quelli privati rafforzando così il sistema trentino della ricerca.

Il sostegno ai progetti di ricerca applicata o aziendale proposti dalle imprese costituisce un connotato distintivo della politica economica del Trentino; sono mediamente infatti 50 i progetti di ricerca finanziati annualmente tramite la Legge 6, con un contributo che si attesta attorno ad 1 milione di euro per progetto e che rappresenta in media il 50 per cento dell’intero progetto di ricerca.

L’intensità dell’agevolazione è determinata ponderando alcuni fattori tra cui la qualità della ricerca, la dimensione d’impresa, la priorità del tema della ricerca in base al Programma Pluriennale della Ricerca della Provincia di Trento, con maggiorazioni legate alle partnership con altre imprese o con istituti  scientifici. L’aiuto massimo per progetto è, di norma, pari a 3 milioni di euro. Alcune delle novità introdotte dalla revisione legislativa del 2011 sono: il criterio di addizionalità per accedere alle agevolazioni (potranno essere infatti ammessi a contributo i progetti di importo superiore al 30 per cento della media delle spese ammesse ad agevolazione nei cinque anni precedenti); il contributo su un costo figurativo di 50 mila euro all’anno per ciascuno dei titolari o dei soci di imprese con non più di 9 addetti che svolgono attività di ricerca; viene poi potenziato il contributo per l’assegnazione temporanea di ricercatori alle imprese, per una durata fino a 24 mesi. Allo scopo di potenziare il  trasferimento tecnologico dagli organismi di ricerca alle imprese è stata infine introdotta la disciplina dei contributi per l’assunzione da parte delle imprese di ricercatori e tecnici di ricerca anche a tempo indeterminato, con percentuali di intervento che possono raggiungere il 60 per cento delle spese e che possono durare fino ai primi cinque anni di assunzione.

Possono essere agevolati i costi e le spese tese a realizzare ricerca applicata tra cui quelle per il personale dipendente, i costi della ricerca contrattuale e per l’acquisizione di competenze tecniche e brevetti, le spese di carattere generale indotte dall’attività di ricerca, i costi di acquisto di strumenti, attrezzature e software.

Di particolare interesse, tra gli investimenti ammissibili, sono le agevolazioni per i costi che le imprese sostengono per la ricerca contrattuale; tale attività riguarda principalmente la realizzazione di progetti di ricerca, ovvero di consulenze strutturate, da parte di un organismo di ricerca per conto di un’impresa e formalizzate in contratti. Tali costi di consulenza e ricerca contrattuale, tuttavia, per le imprese con più di 9 addetti non possono superare del 30% le spese di personale tecnico dell’impresa.

La coerenza del progetto di ricerca presentato dall’impresa con il Programma Pluriennale della Ricerca della Provincia di Trento prevede delle maggiorazioni all’incentivo concesso in base alle seguenti priorità: distretto dell’ICT, distretto dell’edilizia sostenibile, fonti rinnovabili e gestione del territorio, progetti con organismi di ricerca pubblici o privati operanti sul territorio provinciale (con un costo che supera il 10%) o con spin off o start up della ricerca.

Le agevolazioni possono essere concesse se sono presenti i requisiti del progetto di ricerca collegati alla novità e originalità delle conoscenze acquisibili e alla utilità delle conoscenze per innovazioni di prodotto e di processo che accrescano la competitività e favoriscano lo sviluppo dell’impresa operante sul territorio provinciale. Le imprese beneficiarie si impegnano a produrre beni o servizi direttamente collegati agli esiti del progetto di ricerca sulla base di un business plan che deve essere presentato in sede di domanda del progetto.

Sotto il profilo dell’esame delle domande di agevolazione sono previste tre procedure:
a) procedura automatica, riservata solo alle piccole medie imprese con percentuali di intervento fino al 20 per cento delle spese fino ai 500 mila euro;
b) procedura valutativa, per spese fino a 1,5 milioni euro, utilizzabile da piccole, medie e grandi imprese;
c) procedura negoziale per progetti di importo superiore a 1,5 milioni di euro, per le new.co. e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese operanti sul territorio provinciale.

Sempre sotto il profilo procedurale la nuova disciplina prevede la totale informatizzazione dei rapporti tra imprese e Provincia attraverso la presentazione delle domande e della documentazione inerente la rendicontazione delle spese esclusivamente in via telematica.

1 Per un inquadramento delle innovazioni introdotte dalla legge provinciale sugli incentivi alle imprese si veda l’intervista all’Assessore Alessandro Olivi (numero 3 di KnowTransfer).

APPROFONDIMENTI

Per approfondimenti sulla Legge 6: APIAE (Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche della Provincia autonoma di Trento) www.apiae.provincia.tn.it
Per la presentazione delle domande: www.sportelloimpresa.provincia.tn.it