tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 19 | Anno 8 | LUGLIO 2018

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Editoriale

LAVORO E TECNOLOGIA

Festival dell'Economia 2018: quando la sfida si gioca sulla gestione della transizione

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di Paolo Collini
Rettore dell’Università di Trento.
L'Università, attraverso la ricerca e lo sviluppo della conoscenza nei diversi campi, favorisce il progresso anche sociale del nostro mondo fornendo strumenti utili a comprendere e fronteggiare la trasformazione

Anche quest’anno il Festival dell’Economia, giunto alla sua 13° edizione, ha permesso di riflettere su un tema di grande impatto economico i cui effetti implicano grandi trasformazioni della nostra società.

Il Festival, promosso dal nostro Ateneo assieme alla Provincia autonoma di Trento e al Comune di Trento, richiama in città persone da tutt’Italia tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, mettendo Trento per alcuni giorni al centro del dibattito economico. Quest’anno studiosi, operatori economici, opinion leader e policy maker si sono trovati a discutere e ad approfondire il tema del rapporto tra lavoro e tecnologia, cercando di capire come le grandi trasformazioni tecnologiche hanno cambiato e cambieranno le professioni, l’organizzazione del lavoro e, di conseguenza, la società.
Il progresso tecnologico apre nuove opportunità, migliora le condizioni di vita e il benessere sociale ma il percorso è denso di difficoltà e di costi umani e sociali. Molti dei consueti servizi sono infatti sostituiti dalla digitalizzazione e dalla connettività, con benefici che non si distribuiscono equamente e che potenzialmente possono danneggiare molte persone.

Quando i cambiamenti sono lenti, le persone hanno il tempo per completare la loro vita professionale lasciando, a coloro che verranno dopo, l’opportunità di prepararsi adeguatamente al nuovo mondo; quando invece le trasformazioni sono rapide, tanti sono colpiti nel pieno della propria attività professionale.

A queste rivoluzioni dovrebbero rispondere i sistemi di welfare, accompagnando la transizione e aiutando i lavoratori che si trovano spiazzati dalla rivoluzione tecnologica. I costi, però, di questi sistemi sono molto alti e la protezione sociale, già appesantita dai benefici concessi in passato, ha evidenti difficoltà nel reperire nuovi finanziamenti per sostenerli.<
 
I benefici della rivoluzione tecnologica ci sono e sono utili perché aumentano la produttività del lavoro, rendendo il sistema più ricco. È necessario però che i benefici siano distribuiti equamente con robusti sistemi di ridistribuzione della ricchezza. Il rischio reale della rivoluzione tecnologica è che pochi ne traggano enormi vantaggi e moltissimi siano colpiti da una rapida perdita di rilevanza della loro professionalità o addirittura dalla sopravvenuta inutilità del loro lavoro, sostituito dalla tecnologia.
 
Ci sono diverse ipotesi su come governare questo cambiamento e il Festival ha permesso a molti di farsi un’idea dei possibili scenari futuri.
 
Il Festival non si propone di dare delle precise risposte al problema, anche perché le soluzioni “quick fix”, anche se di moda, si dimostrano spesso illusorie e irreali riguardo a temi di questa complessità. Nel corso del Festival, è emerso chiaramente come tutto questo richieda una grande capacità di governo e la volontà di gestire un’evoluzione per molti versi inevitabile, ma certamente non ineluttabile nei suoi effetti.
 
È una grande sfida a cui anche l’Università è chiamata a rispondere con la ricerca scientifica e tecnologica che del progresso è il presupposto, nonché attraverso la ricerca nelle scienze umane e sociali per comprendere gli aspetti economici, sociali, giuridici, etici di questo cambiamento.
 
La sfida della ricerca, che affronta i grandi problemi della nostra società, tra i quali quello del futuro del lavoro, è infatti al centro del Piano Strategico che il nostro Ateneo ha formulato per il 2017-2021: una ricerca sempre più interdisciplinare e orientata ai problemi reali. Un lavoro di esplorazione del sapere che si propone di aiutare, attraverso lo sviluppo della conoscenza nei diversi campi, il progresso anche sociale del nostro mondo fornendo strumenti utili a comprendere e fronteggiare la trasformazione.