tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 13 | Anno 5 | Settembre 2015
Festivalmeteorologia

REALTÀ LOCALI E METEO

Meteotrentino: previsione dei fenomeni meteorologici al servizio del territorio e della Protezione civile

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di Vanessa Ravagni
Responsabile della Divisione Supporto alla Ricerca Scientifica e al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento.
Un’attività utile a tutta la comunità e cruciale per gli operatori di alcuni settori economici, in un territorio a vocazione turistica come il Trentino.

Da quasi vent’anni Meteotrentino, centro funzionale di Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, rappresenta un punto di riferimento nel settore delle previsioni meteorologiche per il territorio trentino. Ne abbiamo parlato con il direttore Alberto Trenti. Alberto Trenti

Dottor Trenti, ci può spiegare la funzione di Meteotrentino e quali prodotti previsionali elabora?
Meteotrentino è da sempre incardinato nella Protezione civile e quindi svolge le sue attività soprattutto in questa direzione tutti i giorni dell’anno, garantendo costante attenzione alle condizioni meteorologiche in essere e previste (festivi inclusi con reperibilità sulle 24 ore). In particolare ogni mattina viene emesso un bollettino probabilistico per la previsione di fenomeni intensi a cinque giorni; in presenza di situazioni critiche l’attività si rafforza svolgendo in continuo previsioni a breve termine (now-casting). Nella stagione invernale la nostra attività riguarda anche le tematiche nivologiche e valanghive con l’emissione dei bollettini valanghe.
La nostra attività comprende la gestione di 120 stazioni meteorologiche, di 30 campi neve, di due radar meteorologici e di un profilatore vento.
Svolgiamo inoltre tutti i giorni dell’anno un servizio di previsione meteorologica ordinario, con l’emissione di vari bollettini sia generali che zonali a partire dalle ore 7.00 del mattino. Periodicamente redigiamo anche relazioni che descrivono gli andamenti meteo-nivologici osservati e altre che analizzano le situazioni di maggiore rilevanza.

Ci può parlare dell’evoluzione che hanno avuto i servizi di meteorologia soprattutto nei periodi più recenti e come sono legati alla Protezione Civile?
Non è semplice riassumere queste dinamiche in poco spazio, mi limito a osservare che sempre più spesso si vedono sui media previsioni sensazionalistiche o automatizzate (senza controllo di un esperto) che non corrispondono ai caratteri di complessità, prudenza e incertezza tutt’oggi molto rilevanti in meteorologia; per quanto ci riguarda preferiamo mantenere un approccio più sobrio e approfondito, soprattutto per il delicato supporto alla Protezione civile.

La vostra attività, utile a tutta la comunità, è cruciale per gli operatori di alcuni settori economici, particolarmente in un territorio a vocazione turistica come il Trentino. Avvertite una certa responsabilità in questo senso?
È innegabile la ricaduta socio-economica di una previsione meteorologica e questo pesa inevitabilmente su chiunque la faccia con adeguata responsabilità; per noi a maggior ragione essendo un soggetto istituzionale. Osservo al riguardo che alla base di rimostranze negative, ad esempio in ambito turistico, non ci sono solo gli errori che una “pre-visione” può avere ma anche una sempre maggiore incapacità delle persone di accettare/valorizzare un po’ di incertezza o di variabilità e di godersi comunque la gita o la vacanza. 

Un’ultima domanda in vista del Festival. Può già dirci che tempo farà il 16 e 17 ottobre prossimi a Rovereto?
Nel rispetto degli attuali orizzonti scientifici non facciamo previsioni oltre i 3-5 giorni, comunque sarà sicuramente bello e godibile.