L’IDENTITÀ LOCALE, LE COMUNITÀ E IL PAESAGGIO

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L’idea imprenditoriale sPlanning: progettualità interdisciplinare per la pianificazione territoriale
Le scienze del territorio incontrano le scienze sociali: soluzioni per l'analisi e la promozione dei territori, per la gestione sostenibile delle risorse e per lo sviluppo locale nate dalla collaborazione tra due gruppi di ricerca dell'Università di Trento.
di Cristiano Zanetti

La pianificazione territoriale e urbanistica, la sociologia del territorio e l’antropologia possono creare un nuovo sguardo d’insieme che consideri le persone e l’ambiente fisico come elementi imprescindibili per uno sviluppo più sostenibile dei territori e delle comunità? È questa la sfida alla quale risponde l’idea imprenditoriale accademica “sPlanning”, la cui originalità sta nel creare e utilizzare analisi e strumenti interdisciplinari a vari livelli della governance (non solo locale) affiancando alle analisi “classiche”, altre analisi di tipo socio-etnografico dei contesti urbani, territoriali, socioculturali ed esperienziali di chi vive il territorio.

L’innovatività risiede nell’attivare un trasferimento di conoscenza tra l’università e il mondo operativo, per costruire un “capitale comunitario” (vedi: professor Gabriele Pollini, Capitale sociale e/o capitale comunitario: verso una definizione teoricamente fondata, in “Sociologia del lavoro”, 102, 2006). Si tratta cioè di applicare conoscenze e dare strumenti operativi per permettere a comunità, territori e regioni, di agire attraverso sguardi nuovi sul territorio, di sperimentare forme nuove d’indagine, di produzione di conoscenza, di strumenti applicativi innovativi, che richiedono contatti con il mondo accademico. sPlanning nasce dall’incontro tra due gruppi di lavoro e ricerca, che si sono occupati della fase preliminare del Piano Territoriale della Comunità Alta Valsugana-Bersntol.

Il primo gruppo, composto dal professor Bruno Zanon, dall’architetto Silvia Alba e dalla dottoressa Valentina D’Alonzo, ha lavorato al documento preliminare in  preparazione dell’accordo quadro di programma. Il secondo gruppo composto, tra gli altri, dalle dottoresse Cristina Orsatti e Tania Giovannini, ha lavorato all’analisi del paesaggio come motore dello sviluppo locale, al fine di dare indicazioni metodologiche per i Piani Territoriali di Comunità per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici e la relativa cartografia.

Questa la cornice normativa: la riforma istituzionale del 2006 in Trentino ha riorganizzato le competenze istituzionali senza esprimere strategie territoriali precise. Il Piano Urbanistico Provinciale (PUP) e la legge urbanistica definiscono invece strategie territoriali di sviluppo basato sulle identità locali e sul rafforzamento del senso del paesaggio, ribadendo la necessità di facilitare lo sviluppo sostenibile dei territori, per permettere alle comunità di abitarli superando la dicotomia centro-periferia. La legge urbanistica del 2008 promuove inoltre la cittadinanza inclusiva per costruire una nuova relazione tra abitanti e territorio e per mettere al centro della pianificazione l’identità locale, le comunità e il paesaggio.
Il PUP attua questo passaggio attraverso i PTC (Piani Territoriali delle Comunità) nei quali declina regole di gestione territoriale e nuovi criteri per ridefinire le risorse della comunità e il “bene comune”, su scala più ampia di quella comunale, anche attraverso la partecipazione. Nell’aggiornamento del PUP le logiche già proposte sono state integrate con strumenti strategici, sociologici e antropologici di analisi e di esplorazione del territorio a supporto della pianificazione per riarticolare la governance nei territori di valle.

Partendo da queste premesse, sPlanning si è dotato di strumenti (che sono in fase di sviluppo) e servizi tra loro integrati e interdisciplinari, quali: mappe di comunità e tematiche, analisi GIS e territoriali, valutazioni strategiche, mappatura di risorse e reti, gestione e valutazione di politiche pubbliche, pacchetti di strumenti e servizi per processi strutturati o parte di processi di pianificazione nelle fasi ex ante, in itinere ed ex post.
E ancora: metodologie e tecniche di progettazione e gestione di percorsi di progettazione partecipata, mediazione dei conflitti, negoziazione, costruzione del consenso, analisi SWOT su punti di debolezza e di forza, creazione di reti tra attori sociali, economici e territori.

Un insieme ricco ed evoluto di strumenti per il territorio, che si riflette nella ricchezza di competenze e nella sensibilità maturata dai componenti del gruppo di sPlanning, a partire dalle esperienze in progetti di ricerca sulla pianificazione territoriale svolti presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) sotto la direzione del professor Bruno Zanon.

Importante è stato anche il lavoro di dottorato di Cristina Orsatti svolto in Gran Bretagna in un gruppo multidisciplinare presso l’Istituto per l’ambiente costruito  dell’Università di Salford e supervisionato dal Dipartimento di Antropologia sociale dell’Università di Manchester e la sua successiva attività come ricercatrice presso il Centro di Ricerca per i futuri urbani, regionali e sostenibili (SURF) di Manchester.

Le esperienze citate vogliono trovare attraverso l’idea imprenditoriale sPlanning ulteriore sviluppo nella nostra regione, dove le tematiche interdisciplinari di riferimento per il territorio sono sempre più al centro della sensibilità sociale e del pensiero economico, come mezzi per realizzare un salto di qualità delle comunità piccole e grandi, in un contesto di risparmio di risorse.

CONTATTI

Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica
Università di Trento
Via Mesiano 77, I - 38123 Trento
tel. +039 0461 282669
www.unitn.it/dicam
Referente: Bruno Zanon, bruno.zanon@unitn.it

Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Università di Trento
via Verdi 26, I - 38122 Trento
tel. +039 0461 281300
www.unitn.it/sociologia
Referente: Gabriele Pollini, gabriele.pollini@unitn.it

Referente di progetto: Cristina Orsatti, corsatti@hotmail.com