Fotolia.com

ACQUA: UNA RISORSA DA GESTIRE E TUTELARE

in
Strumenti per ottimizzare la gestione delle risorse idriche messi sul mercato dallo spin off accademico Smart Hydrogeological Solutions
Un'idea imprenditoriale nata nell'ambito del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell'Ateneo per commercializzare strumenti modellistici in grado di affrontare in maniera integrata problematiche legate al ciclo dell'acqua.
intervista di Lino Giusti a Oscar Cainelli, presidente di Smart Hydrogeological Solutions

Smart Hydrogeological Solutions (SHS) è uno spin off dell’Università di Trento fondato nel 2012. I soci sono un gruppo di giovani imprenditori che grazie a un forte legame
con il mondo della ricerca offrono sul mercato prodotti e servizi innovativi. Parliamo di quest’esperienza con Oscar Cainelli, dottore di ricerca in Ingegneria ambientale  presso l’Università di Trento e presidente di SHS.

Oscar CainelliOscar, come hai maturato l’idea di diventare imprenditore?
Dopo aver completato il dottorato di ricerca, assieme ad altri ex dottorandi e collaboratori del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, abbiamo cominciato a ragionare su cosa fare “da grandi”. Avendo maturato competenze molto specialistiche durante gli anni di ricerca all’università, ci siamo trovati d’accordo sul tentativo di trasformare queste esperienze in impresa. Dopo aver riflettuto sul nostro know how e su quali potessero essere i nostri target di mercato, abbiamo deciso di portare avanti l’idea d’impresa che stava nascendo in noi.

Molti gli elementi che ci hanno aiutato: la possibilità di venir riconosciuti come spin off accademico dall’Università di Trento, il bando IMPRESA promosso dal consorzio IMPAT, il finanziamento Seed Money promosso da Trentino Sviluppo, nonché il sostegno datoci dalla Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università. Tutte queste opportunità hanno contribuito a realizzare la nostra idea imprenditoriale: Smart Hydrogeological Solutions Srl.

Come hai incontrato i tuoi soci?
L’idea imprenditoriale è nata in ambiente universitario, più in particolare all’interno del gruppo di ricerca nel quale ho lavorato durante il mio dottorato. Oltre che dal professor Alberto Bellin, proponente dello spin off, il gruppo era inizialmente composto da altre quattro persone, tra le quali il sottoscritto e l’ingegner Marta Castagna. Nel tempo questa potenziale compagine è andata modificandosi, con la fuoriuscita di due persone e l’ingresso del dottor Gabriele Chiogna, esperto in geochimica, che ha conseguito il dottorato all’Università di Tübingen in Germania.

Di cosa si occupa la vostra società?
L’attività di Smart Hydrogeological Solutions (SHS) consiste nello sviluppo e commercializzazione di strumenti modellistici e competenze tecniche che offrono la soluzione a complessi problemi ambientali legati all’acqua, nell’ottica di ottimizzazione della gestione e tutela della risorsa idrica.
L’interdisciplinarietà dei soggetti coinvolti rende possibile affrontare le problematiche in maniera integrata, curando in modo molto dettagliato tutti gli aspetti legati al ciclo
dell’acqua: da problemi legati alla gestione dell’uso multiplo delle risorse idriche alla definizione del Deflusso Minimo Vitale, da problemi legati alle contaminazioni nelle
acque sotterranee fino all’analisi del rischio correlato.

Quali sono le principali difficoltà che state incontrando?
In questo momento ci troviamo davanti a una delle più gravi crisi economiche dal secondo dopoguerra. È naturale, dunque, che le difficoltà per le start up, anche se innovative e ad alto potenziale tecnologico, siano notevoli quando fanno il loro l’ingresso sul mercato. In particolar modo in Italia, a causa della notevole burocrazia
che impegna le imprese, dell’elevato costo del lavoro, nonché del livello di tassazione raggiunto. Nonostante le difficoltà da affrontare SHS sta riuscendo a ritagliarsi un suo spazio nel mercato del software e del supporto tecnico in campo ambientale. In particolare sta investendo per creare una forte rete di clienti e partner internazionali,
che attualmente raggiunge la Germania, il Sud America, gli Stati Uniti e in prospettiva l’Australia.

Di cosa credi avrebbe bisogno oggi la vostra società?
Come in molte altre spin off accademiche il nostro gruppo ha un forte connotato tecnico, ma minori competenze in ambito economico. Anche per questa ragione abbiamo seguito un corso sul bilancio organizzato dalla Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Ateneo in collaborazione
con il professor Michele Andreaus e la dottoressa Ericka Costa del Dipartimento di Economia e Management.
Un’altra priorità di questa fase è costituita da un aumento della nostra visibilità e dalla creazione della rete di clienti.

Quali sono i piani di SHS per il futuro?
Data la specificità dei prodotti realizzati da SHS abbiamo bisogno di una vetrina europea e quindi ci stiamo muovendo in questa direzione. Al momento stiamo ultimando la stesura di un progetto per la partecipazione al bando Life+ in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, la fondazione Museo Civico di Rovereto e l’Università di Trento. Partecipare a questa iniziativa, come ad altre collaborazioni in atto che hanno dato o stanno per dare i loro frutti, significa per noi iniziare a muovere i primi
passi sul mercato, con uno sguardo aperto verso l’Europa. Inoltre non vogliamo di certo trascurare le possibili collaborazioni e i settori di interesse delle realtà locali e quindi stiamo tentando di ampliare la nostra rete anche in questa direzione.

In questo contesto puntiamo a diventare un punto di riferimento per le imprese locali che intendono innovare nel settore dell’acqua e più in generale dell’ambiente, fornendo loro supporto tecnico - o magari anche un valido partner - per la partecipazione a questo tipo di progetti.

CONTATTI

SHS srl
via Giambattista Unterveger 52,
I-38121 Trento
tel +39 0461 433450
info@smarthydrosol.com
www.smarthydrosol.com