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PIANIFICARE LE CITTÀ DEL FUTURO

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Dal dottorato in Ingegneria ambientale a Trento all’attività di ricerca all’Accademia Europea di Bolzano
Dopo gli studi universitari l’attività di coordinamento di un gruppo di ricerca nel campo dei sistemi energetici integrati in area urbana.
intervista di Lino Giusti a Daniele Vettorato

I temi del risparmio energetico urbano e della sostenibilità del nostro stile di vita, alla luce di costi sempre maggiori di gas e petrolio e di una migliore pianificazione degli insediamenti, occupano un ruolo centrale nella definizione delle città del futuro.
Ne parliamo con Daniele Vettorato, che ha conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università di Trento e attualmente è ricercatore presso l’Accademia Europea di Bolzano (EURAC Research).

Daniele, puoi parlarci del tuo percorso formativo?
Mi sono laureato in Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale all’Università IUAV di Venezia. Dopo un periodo di approfondimento sui temi della cooperazione internazionale (ho seguito un master in Pianificazione urbana e regionale per i Paesi in Via di Sviluppo), ho frequentato la scuola di dottorato in Ingegneria ambientale dell’Università di Trento e ho collaborato con il gruppo di ricerca dell’ateneo in Pianificazione per la sostenibilità della città e del territorio.

Di che cosa ti sei occupato durante il tuo dottorato?
Mi sono rivolto principalmente al tema della sostenibilità energetica. In particolare ho cercato di identificare le interazioni tra la disciplina della Pianificazione della città e del territorio e l’Ingegneria dei sistemi energetici integrati. La ricerca ha generato alcune risposte, ma ha anche aperto nuove e rilevanti domande.

Di cosa ti occupi attualmente?
Attualmente ricopro il ruolo di “group leader” di un nuovo gruppo di ricerca in “Energy Strategies and Planning for Cities and Communities” presso l’ Istituto per le Energie Rinnovabili di EURAC Research, un’accademia di ricerca dinamica e di livello internazionale con standard europei molto elevati. In questo periodo collaboro anche con l’Istituto per lo Sviluppo Regionale ed il Management Locale. Entrambe queste istituzioni hanno recentemente aperto delle linee di ricerca sul tema affrontato nel mio dottorato. Le attività del gruppo di ricerca che coordino sono finalizzate all´applicazione di nuovi metodi e strumenti nel campo dei sistemi energetici integrati in area urbana, alla definizione di strategie energetiche a scala urbana e regionale, all’accompagnamento nella transizione energetica delle comunità urbane con un’attenzione anche ai temi del cambio climatico. I campi di azione sono regionale, nazionale e internazionale per mezzo di progetti locali ed europei.

Ritieni che la tematica di cui ti occupi possa avere un ruolo importante in futuro?
Le città sono il luogo in cui avvengono, ed avverranno con una densità sempre maggiore, la maggior parte della attività antropiche. Queste attività necessitano di energia. Le città dunque sono i luoghi in cui viene consumata l’energia. Nelle città abbiamo un’intensità di consumo energetico pari all’80% dell’energia totale consumata nel mondo. Le città diventano quindi il luogo in cui si registrano i problemi e si cercano le soluzioni, all´interno di un paradosso chiamato “sostenibilità energetica”. L’urbanistica, disciplina che si occupa di pianificare lo sviluppo degli insediamenti urbani, non si è mai posta il problema energetico, se non in tempi molto antichi. D´altra parte l´Ingegneria energetica, disciplina che si occupa dello studio razionale dell´energia, raramente ha integrato considerazioni geografiche e urbane. Alla luce dell’emergenza energetica cui stiamo andando incontro, è mia convinta opinione che queste due discipline debbano trovare una qualche forma di integrazione per mezzo di nuovi fondamenti metodologici, strumenti di analisi, di progetto e di gestione energetica degli insediamenti urbani.