RIABILITAZIONE E VISIONE ARTIFICIALE

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Sperimentato all'Ospedale Villa Rosa di Pergine il progetto HandsOn del Laboratorio di multimedialità dell'ateneo
Un’interfaccia uomo-macchina sviluppata dal Laboratorio di multimedialità (mmLAB) dell’ateneo può essere utilizzata per la riabilitazione a domicilio; bastano un comune pc e una webcam.
di Nicola Conci e Mattia Daldoss

La riabilitazione per chi ha sofferto di traumi che abbiano inibito l’utilizzo degli arti è un momento di fondamentale importanza, che riconsegna la persona ad una vita più autonoma. Oggi, gli strumenti per condurre un adeguato percorso di riabilitazione sono molteplici, somministrati in modo diverso secondo la patologia, ed hanno un impatto sulla spesa socio-sanitaria che varia in base al tempo di utilizzo, all’attrezzatura richiesta, alla necessità di supervisione da parte di operatori specializzati.

Esistono però situazioni in cui il paziente potrebbe svolgere gran parte delle attività in maniera autonoma, senza supervisione diretta e nel momento della giornata che ritiene più opportuno.

Ma quali sono le modalità con cui il personale medico può monitorare i progressi del paziente? Come può verificare la correttezza degli esercizi svolti?

Il progetto HandsOn è un’interfaccia uomo-macchina sviluppata dal Laboratorio di multimedialità (mmLAB) del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) dell’Università di Trento. Il laboratorio, diretto dal professor Francesco De Natale, si occupa dello sviluppo di sistemi di visione artificiale per l’acquisizione, elaborazione e interpretazione di immagini e video. Sebbene esistano già in commercio sistemi di visione per la comunicazione uomo-macchina, l’obiettivo è di rendere questo tipo di tecnologie più accessibili, abbassandone significativamente i costi.

HandsOn si installa su pc commerciali e richiede una comune webcam per il suo funzionamento. L’obiettivo è catturare i movimenti della mano e utilizzarla come cursore per la navigazione nell’applicativo. Il sistema non ha bisogno di calibrazione esplicita o di apprendimento e applica algoritmi di visione allo stato dell’arte per estrarre informazioni sulla posizione della mano.

HandsOn ha trovato naturale impiego nell’ambito della riabilitazione degli arti superiori, dove tipicamente è richiesto al paziente di eseguire una serie di esercizi al fine di recuperare la mobilità, il controllo e la coordinazione dei movimenti. Gli esercizi, scelti da un database personalizzabile, possono essere eseguiti sia singolarmente sia in sequenza, in base al grado di difficoltà. Una volta definito il programma di esercizi, l’interfaccia è azionata mediante la pressione di un tasto, che abilita anche la registrazione dell’intero percorso riabilitativo, per consentire al personale medico di valutare i progressi del paziente.

Grazie alla possibilità di registrare le sessioni di riabilitazione, il sistema può essere utilizzato in autonomia a casa propria, risparmiando l’inconveniente di spostarsi nella struttura ospedaliera, mentre il dottore sarà in grado di valutare il lavoro svolto dal paziente direttamente dalla propria scrivania. L’interfaccia è in questo momento installata in versione di prototipo presso il Presidio Ospedaliero di Villa Rosa di Pergine Valsugana (Trento), con cui è da tempo attiva una proficua collaborazione di ricerca.

Grazie alla sperimentazione si capirà se HandsOn potrà diventare strumento adeguato per la riabilitazione domiciliare. In ogni caso l’esperienza condotta dimostra ancora una volta le potenzialità di un approccio interdisciplinare alla ricerca, in cui tecnologie solitamente legate ad ambiti “consumer” possono trovare ricadute significative in ambiti applicativi anche molto diversi.

CONTATTI

MultiMedia Signal Processing and Understanding LAB (mmLAB)
Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (DISI)
Università di Trento
via Sommarive 14, I-38123 Povo (Trento)
mmlab.disi.unitn.it

Autori
conci@disi.unitn.it | daldoss@disi.unitn.it