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VALORIZZARE IL TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE

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I nuovi strumenti previsti dal Piano Strategico di Ateneo 2014-2016
Stretta interazione con il mondo delle imprese, attivazione della piattaforma web “Portale Impresa Lavoro”, percorsi mirati ed esperienze formative per studenti, dottorandi e giovani ricercatori sono alcune delle iniziative in cantiere.
di Claudio Migliaresi

Tra le finalità e funzioni dell’Università, riportate nell’articolo 2 dello Statuto dell’Ateneo, è citato l’impegno dell’Ateneo a favorire il trasferimento della conoscenza attraverso la diffusione dei risultati della ricerca nella letteratura scientifica, l’incentivazione del trasferimento dei risultati di essa al mondo sociale e produttivo attraverso la loro valorizzazione.

La relazione di accompagnamento del Piano Strategico di Ateneo 2014-2016 presentata al Consiglio di amministrazione ribadisce che “L’università non è solo insegnamento e ricerca. È anche trasferimento delle conoscenze e promozione dello sviluppo, economico, sociale, civile e umano. Il piano dedica attenzione all’esigenza di rafforzare collegamenti tra il sapere accademico e la realtà economica e sociale locale, nazionale e internazionale.

La funzione di trasferimento della conoscenza scientifica rappresenta una componente essenziale dei processi di innovazione economica e sociale dei quali la collettività trentina, il nostro paese e l’Europa nel suo complesso hanno crescente bisogno. Il piano indica un sistema di azioni attraverso le quali rafforzare questa funzione - tra cui - il sostegno a iniziative di spin off di ricercatori e, soprattutto, dottori di ricerca formati in ateneo; la promozione di accordi di collaborazione tra l’ateneo e singole imprese, o gruppi di imprese, per favorire la partecipazione di ricercatori e dottori di ricerca della nostra università a processi di innovazione di processo o di prodotto; l’istituzione di tavoli di consultazione reciproca tra l’università, imprese e pubbliche amministrazioni.”

Pur riconoscendo i risultati positivi dell’azione svolta dall’Ateneo negli ultimi anni, esistono tuttavia ancora elementi di criticità che richiedono ulteriore impegno e azioni mirate per promuovere ricerca e cultura dell’innovazione sia all’interno sia con collaborazioni a livello locale, nazionale e internazionale.

La scuola, il sistema museale, il tessuto produttivo ed economico sono ambiti che offrono ampi spazi di collaborazione e di crescita reciproca con evidenti benefici per tutte le parti coinvolte.

Nell’economia di un paese il ruolo della ricerca e dell’innovazione è vitale, ancor più in tempi di crisi, e la capacità di sviluppare progetti e costituire reti a livello nazionale e internazionale diventa ancora più rilevante per favorire la crescita culturale, sociale ed economica della società.

Tra le azioni previste dal Piano Strategico c’è la proposta rivolta ai laureati di svolgere esperienze formative che stimolino e facilitino la creazione di imprese, ad esempio cogliendo l’opportunità di tirocinio in aziende, in Italia o all’estero, per diventare attori e promotori del processo di innovazione.

L’Ateneo da anni offre percorsi di formazione per dottorandi e giovani ricercatori finalizzati all’acquisizione di competenze imprenditoriali e di management, proponendo collaborazione e servizi di supporto a chi vuole implementare e sperimentare sul mercato le proprie idee.

La stretta interazione con il mondo delle imprese e il legame costante e strutturale con Confindustria Trento (vedi intervista a Giulio Bonazzi, pagg. 2-3) ha lo scopo di
favorire un miglior collegamento tra sistema produttivo e sistema della ricerca, con una fertilizzazione a vantaggio dell’uno e dell’altro.

La recente attivazione, ancora sperimentale, di una piattaforma web “Portale Impresa Lavoro” potrà consentire alle imprese di individuare con maggiore facilità l’interlocutore universitario maggiormente utile alla soluzione di specifiche esigenze d’innovazione e di sviluppo, ai Dipartimenti universitari di mostrare le proprie attività e le possibilità, ai giovani laureati di offrire le proprie competenze con una bacheca di comunicazione dinamica e interattiva con le imprese.

Sul frontespizio del Piano Strategico si legge: “Vogliamo un Ateneo aperto al mondo e radicato sul territorio, che abbia impatto globale e contribuisca allo sviluppo della società”, una dichiarazione d’intenti che non può trovare realizzazione senza il contributo dell’innovazione e del trasferimento delle conoscenze.