tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 13 | Anno 5 | Settembre 2015
Festivalmeteorologia

ROVERETO OSPITA IL FESTIVALMETEOROLOGIA

Una città a vocazione scientifica e culturale direttamente coinvolta nell’organizzazione dell’evento

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di Francesco Valduga
Sindaco del Comune di Rovereto.
Il Festival intercetta una grande passione degli italiani (quella per il meteo) ed è soprattutto occasione per riflettere sui mutamenti climatici e sulla loro influenza sull’Uomo e sulla salute. Un evento per diffondere la cultura meteorologica e dare risposte alla “voglia” di scienza dei cittadini.

Questo primo festival che - con l'Università di Trento - organizziamo a Rovereto è una novità assoluta nel panorama italiano: intercetta una grande passione degli italiani (quella per il meteo) ed è soprattutto occasione per riflettere sui mutamenti climatici e sulla loro influenza sull'Uomo e sulla salute.

Se da un lato è vero che l'italiano medio controlla ogni giorno - d'abitudine - le previsioni meteo (il 63% lo fa almeno una volta al giorno, mentre il 77% si lascia guidare dai bollettini per programmare la giornata), è anche vero che la cultura meteorologica di base è carente. Allo stesso tempo molti dei fenomeni estremi a cui in questi ultimi anni abbiamo assistito e a cui siamo stati esposti persino in questa recente estate, producono nuove domande, quindi aumenta ogni giorno la domanda di ricevere spiegazioni scientifiche. È dunque necessario comprendere e interpretare la mole di informazioni meteorologiche quotidianamente diffusa dai vari mezzi di comunicazione, ma anche essere pronti a capirle e questo lo si può fare solo se in possesso dei requisiti minimi per farlo. 

Ringrazio quindi l’Università di Trento per aver ideato il primo Festivalmeteorologia e aver deciso come sede permanente la città di Rovereto che si conferma “città della formazione”. Soprattutto ringrazio per averlo così ben costruito su solide basi scientifiche che permetteranno di attingere alle informazioni di esperti internazionali di altissimo livello. Sono quindi grato al gruppo di ricerca di Fisica dell’atmosfera del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica per questa opportunità scientifica che coinvolgerà i musei del territorio, Museo Civico di Rovereto in primis, da tempo impegnato in attività di ricerca e laboratori didattico/scientifici. Il Comune di Rovereto collabora da tempo con l'Ateneo con il quale condivide centri di formazione di assoluta importanza strategica per la comunità scientifica.

Questa prima edizione del Festival ha cercato e trovato contatti anche tra le più prestigiose realtà nazionali come il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Consorzio Interuniversitario CINFAI e l’Associazione Geofisica Italiana. La cosa interessante è che non si tratta di un evento riservato esclusivamente agli studiosi: anche il cittadino potrà infatti avvicinare chi opera nel campo della meteorologia, nei servizi sia istituzionali che privati. Ci sono professionisti e aziende che operano nel settore, ricercatori, ma soprattutto c'è l'abitante di questo pianeta che chiede di capire e pone domande concrete.

Quello che auspico è che il programma sappia andare con coraggio al cuore delle questioni ambientali anche con la dovuta attenzione e il rispetto alle idee prodotte dal sempre più fitto sottobosco di appassionati e di ricercatori indipendenti che nella rete trovano mezzi e luoghi per la condivisione di dati empirici verso i quali va posto il dovuto ascolto e la dovuta attenzione.
Credo che servano la capacità di ascolto, la voglia di capire ed anche la sete di dialogo perché quel meteo che ogni giorno accompagna la nostra attività di informazione spicciola e personale diventi anche “voglia” di scienza.