tecnologie e saperi tra università e impresa
Numero 13 | Anno 5 | Settembre 2015
Editoriale

NASCE IL FESTIVALMETEOROLOGIA

Promosso da Università di Trento e Comune di Rovereto e destinato a specialisti del settore, aziende e a tutte le persone interessate

Versione stampabile
di Flavio Deflorian
Prorettore vicario dell’Università di Trento con delega al supporto al sistema produttivo.
Diffondere e consolidare la cultura meteorologica, andare avanti nella ricerca scientifica e promuovere il trasferimento tecnologico, operando in sinergia con il territorio.

La meteorologia è una scienza con la quale ogni persona ha quotidianamente a che fare. Prevedere il tempo meteorologico è qualcosa che ci attrae, ci incuriosisce, oltre ad aiutarci a organizzare le nostre attività all’aperto, sia di svago che professionali. Ma la meteorologia è anche sempre più una scienza al servizio dell’economia e del territorio. La programmazione turistica o quella agricola, per esempio, hanno sempre più bisogno di servizi meteorologici affidabili. Per non parlare della previsione dei fenomeni atmosferici estremi, che può aiutare a minimizzare l’impatto di tali eventi sulla popolazione.

In questo campo si è passati progressivamente da un’attività quasi “divinatoria” a una scienza sempre più affidabile che è in grado di prevedere gli eventi atmosferici. Anche i profani hanno ormai accesso a una massa di dati attraverso la rete, che si aggiunge ai più tradizionali canali informativi televisivi e della carta stampata. Nonostante questa abbondanza di informazioni, si ha la netta percezione che la cultura meteorologica sia ancora poco sviluppata. Basti pensare alla scarsa presenza di questa disciplina nella scuola primaria e secondaria (se si esclude qualche rapido accenno nell’ambito delle scienze fisiche), o all’assenza in Italia di un corso di laurea specifico. Questa mancanza di formazione porta spesso a non conoscere le potenzialità e i limiti propri della meteorologia, come di tutte le altre scienze sperimentali. Da tali carenze culturali nascono inoltre le frequenti incomprensioni o polemiche legate a presunte scorrette previsioni meteorologiche.

In questo contesto si inserisce una nuova iniziativa: il Festivalmeteorologia di Rovereto. Ricalcando lo stile di iniziative già consolidate (Festival dell’Economia, della Letteratura, della Filosofia e altri ancora), il Festivalmeteorologia si pone l’obiettivo ambizioso di riunire e far discutere gli specialisti del settore e, al tempo stesso, di offrire un’opportunità di informazione e approfondimento anche ai “non esperti”, ossia a tutte le persone interessate a vario titolo a questi temi.
Il programma del Festival, infatti, alterna attività prettamente divulgative a momenti di confronto fra esperti, utili anche agli operatori del settore.

La scelta del Trentino e della città di Rovereto ben si collega alle nuove sfide della meteorologia. La capacità di supportare sempre meglio le attività agricole e turistiche, oltre ai rischi dei cambiamenti climatici, sono tutte questioni molto importanti per un territorio di montagna come quello trentino.

Diffondere e consolidare la cultura meteorologica, andare avanti nella ricerca scientifica - cosa che in Ateneo si sta già facendo - puntare sul trasferimento tecnologico, che in questo settore offre molte opportunità, e operare in sinergia con il territorio sono alcune delle ragioni che hanno spinto l’Università di Trento a promuovere, insieme al Comune di Rovereto, questa prima edizione del Festival.
Al Festivalmeteorologia è dedicato questo numero monografico di Knowtransfer, così da fornire qualche spunto e qualche anticipazione sull’evento a chi desidera partecipare.
Come Ateneo la reputiamo un’iniziativa di grande interesse e di questo va dato merito agli ideatori e in particolare al collega Dino Zardi.

Per quanto riguarda invece la previsione se il 16 e 17 ottobre a Rovereto sarà opportuno portare l’ombrello, lasciamo la parola agli esperti.